Pesca artigianale dell’Isola del Giglio
Testi a cura del Presidio Slow Food, Isola del Giglio
Il Giglio, seconda isola dell’Arcipelago toscano per estensione, si trova a ovest del promontorio di monte Argentario, dal quale lo separa un braccio di mare di circa 13 km. Qui la pesca artigianale rappresenta una tradizione antica. Inizialmente la figura del pescatore era occasionale e stagionale, legata alle necessità di sussistenza, poi si è via via professionalizzata fino a divenire un mestiere, come in tutte le marinerie del Mediterraneo.
Le tracce di questa presenza sono numerose: dai resti di impianto per la lavorazione del pesce di probabile epoca romana alla cetaria di un’antica villa romana, una vasca usata per la pescicoltura.
dagli anni ’80
In tempi più recenti, dopo un periodo di sviluppo della pesca professionale – che vedeva la presenza di una barca da pesca intensiva e diverse barche di piccoli pescatori -, il settore è andato in crisi. Fra le cause principali, il turismo di massa, cui gran parte della ristorazione ha risposto iniziando ad approvvigionarsi di prodotti più economici, di provenienza globale.
dal 2010
Negli ultimi anni, alcuni ristoratori e commercianti hanno ricominciato…
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…dal 2010
Negli ultimi anni, alcuni ristoratori e commercianti lungimiranti hanno ricominciato a proporre pescato locale e piatti della tradizione, dando nuovo vigore a un settore che oggi conta sette imbarcazioni gestite da pescatori locali, distribuite fra le isole del Giglio e Giannutri.
Le barche escono all’alba e le reti (tramagli e palangari) rimangono calate per circa un’ora e mezza. In una singola sessione di pesca si possono catturare diverse specie: triglie di scoglio, scorfani rossi e neri, saraghi maggiori e fasciati, aragoste (soprattutto nel periodo estivo), seppie comuni e calamari (nel periodo invernale), e poi molte varietà considerate povere, come la boga, il suro, lo zerro, la menola, la musdea, il gronco e la murena.
Il pescato viene messo sotto ghiaccio e rientra in porto, dove ad aspettarlo, ci sono i ristoratori e i commercianti dell’isola.
Pescatori, commercianti e ristoratori costituiscono una comunità che mette al centro la salvaguardia ambientale dei fondali, delle specie ittiche, ma soprattutto il mestiere del pescatore. Le difficoltà non mancano. I giovani sono istruiti a lungo dai pescatori più anziani, perché per andare in mare, passione e buona volontà non bastano, mentre la concorrenza delle flotte proveniente da altre aree del Mediterraneo e i costi di gestione in costante crescita rendono il mestiere sempre più complesso.
Presidio Slow Food Giglio & Giannutri
Molti dei metodi di pesca professionale impiegati a livello globale – tra cui strascico e reti a circuizione – hanno un impatto insostenibile per le specie e gli habitat marini. Le catture, inoltre, si concentrano su poche specie sovra-sfruttate e importanti quantità di pescato vengono rigettate in mare, spesso morte, perché di scarso interesse commerciale.
Il Presidio SLOW FOOD, invece, coinvolge esclusivamente pescatori locali che operano adoperando tecniche proprie della piccola pesca artigianale secondo modalità più sostenibili regolamentate dal disciplinare del presidio stesso. Le dimensioni delle maglie delle reti da posta variano a seconda della specie bersaglio, della stagione e dei cicli biologici. In questo modo si catturano solo le specie della dimensione giusta, mentre le più piccole sfuggono dalle maglie, raggiungendo così la maturità sessuale e assicurando la sopravvivenza delle specie.
Nel percorso di elaborazione e strutturazione del progetto è stato decisiva la scelta di strutturare un Tavolo di Cogestione della piccola pesca che vede coinvolti, al momento, Comune di Isola del Giglio, Università “La Sapienza” con il Dipartimento di Biologia Marina, Slow Food Italia ed ovviamente la Comunità dei Pescatori, i quali hanno stilato insieme un Protocollo di Intesa con lo scopo di individuare e attuare politiche, strategie e progettualità innovative sulla pesca sostenibile e per monitorarne gli effetti nel tempo nel tempo.
Area di pesca
L’area di riferimento della “Pesca Artigianale all’Isola del Giglio” si estende per un miglio nelle acque circostanti le isole del Giglio e di Giannutri, in provincia di Grosseto.
Presidio sostenuto da:
Comune dell’Isola del Giglio
-
Contatti
- www.fondazioneslowfood.com/giglio
- Claudio Bossini, Referente Slow Food
- Ido Cavero, Referente dei Pescatori
- +39 334 1980138
I Pescatori
Isola del Giglio
Alvino Bartoli, Tel. 338 2612902
Ido Cavero, Tel. 334 1980138
Leonardo Cavero, Tel. 338 4185078
Giuseppe De Politi, Tel. 339 8513017
Giovanni Lombardi, Tel. 333 1226862
Ristorante la Grotta del Pescatore
Stefano Orlandini, Tel. 329 3059547
Luigi Orlandini, Tel. 339 3287938
Isola di Giannutri
Pietro Galassi, Tel. 333 7847797
Eugenio Gatta, Tel. 366 8198602
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